La citta e dei bianchi by Mullen Thomas

autore:Mullen, Thomas [Mullen, Thomas]
La lingua: eng
Format: epub
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

18

Se Dunlow era stato un problema per Rake fino ad allora, adesso era crisi aperta. Detestava Boggs e Smith con tutto se stesso fin dal giorno del loro giuramento, e ora era convinto che avessero ucciso uno dei suoi informatori preferiti.

Rake tentò di fargli notare che non aveva prove, che si stava basando soltanto sulla parola di due contrabbandieri negri che, se chiamati a farlo, avrebbero testimoniato anche di essere completamente ubriachi quella sera. Ma su questo con Dunlow non si poteva ragionare. Insisteva a dire che avrebbe raccolto altre prove – finalmente sembrava motivato a svolgere il suo lavoro – ma al tempo stesso sosteneva di averne più che a sufficienza. Non si trattava mica di un processo penale, in fondo, ma solo di sbattere fuori dal corpo due poliziotti negri. E a quel punto non sarebbe stato più un suo problema.

Rake sentiva che il suo destino si stava intrecciando sempre di più a quello del collega. Adesso aveva bisogno di sganciarsi, prima che le cose peggiorassero. E questo significava chiudere il caso di quella ragazza negra senza nome. Chiarire che legame c’era tra Dunlow e Underhill. Trovare le prove per dimostrare che Dunlow era coinvolto in un omicidio o, se non altro, convincere i suoi superiori ad assegnargli un nuovo partner.

Quindi continuò a pedinare Underhill. Due volte alla settimana lo seguiva al bordello di Mama Dove, a un paio di isolati dai binari di Decatur Street. Era fuori mano rispetto ai bar e ai locali, più lontano degli altri bordelli, e forse era anche questo a renderlo così attraente. Era sempre a Darktown, ma in una zona leggermente più facoltosa, di modo che i clienti bianchi non avessero la sensazione di rischiare la vita se volevano divertirsi un po’. Ai poliziotti bianchi non importava niente che ci fosse un bordello a Darktown, e tra l’altro non erano affatto interessati a chiuderlo: Mama Dove pagava, e pagava bene.

Rake non l’aveva mai vista coi suoi occhi dare dei soldi a Dunlow, ma quando poi era successo aveva fatto due più due. Era stato qualche mese prima: Dunlow gli aveva detto di rimanere in macchina ed era corso dentro. Meno di dieci minuti dopo, eccolo di ritorno. Si erano allontanati subito in macchina. Rake era stato tentato di buttare lì una battuta sulla rapidità del collega tra le lenzuola, poi però aveva preferito tacere.

Alla terza occasione, a quanto pareva, Dunlow aveva ritenuto che Rake fosse degno della sua fiducia. Gli aveva allungato un biglietto da dieci, la sua parte.

Rake aveva rifiutato: no, grazie.

Dunlow aveva insistito, profondamente offeso.

Rake aveva ripetuto: no, grazie.

Per il resto del turno non avevano parlato granché, e Dunlow non era più tornato da Mama Dove in compagnia del collega. Non che Rake avesse dubbi: le visite continuavano. Si era detto che rifiutare, da parte sua, era stato un gesto nobile, non stupido, e sperava che non gli costasse ben più di quei dieci dollari.

Underhill non era più un poliziotto, eppure la capatina che aveva fatto da Mama Dove l’altra notte era durata tanto quanto quella di Dunlow.

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